L’opuscolo sulla “Sanità integrativa – Welfare aziendale” si divide in due parti.
La prima inizia con un “escursurs” storico, dove vengono ricordate l’intuizione iniziale (Bindi) e la sua (non fedelissima) realizzazione (Turco, Sacconi).
Prosegue con l’esplicitazione dei contenuti della sanità integrativa – welfare aziendale, in particolare con l’accelerazione avuta dal 2016, in concomitanza con i rinnovi contrattuali.
Si conclude con una riflessione critica che analizza la concreta attuazione di questo nuovo strumento di protezione sociale, e con una proposta rivolta alle Istituzioni competenti e alle parti sociali perché non degeneri in una “Sanità sostitutiva – Assicurazioni”, rompendo così l’universalismo del SSN.
La seconda analizza, appunto, le problematiche connesse all’evoluzione dello strumento, con un ruolo sempre più penetrante delle Assicurazioni, in una logica sempre più privatistica.
E’ matura, urgente, una riflessione e una modifica (il Parlamento sta’ concludendo una indagine conoscitiva al riguardo) per tornare allo spirito originario e salvaguardare il nostro SSN: questo è il messaggio.